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La felicità al lavoro conta!

22.03.2021 | Eventi

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8 novembre 2018

Anche le norme si adeguano alla rinnovata visione del lavoro, che ai nostri tempi si deve necessariamente coniugare col benessere. Qualche esperienza su questo tema? Condividete con noi le vostre storie o idee, sapremo farne tesoro.

Con una disposizione passata quasi inosservata, la legge 205/2017, (legge di bilancio per il 2018), comma 218, si è proceduto ad aggiornare il Codice delle Pari Opportunità aggiungendo un comma, il 3-ter, all’art. 26 del D.lgs. 198/2006. La disposizione prevede questo: “I datori di lavoro sono tenuti, ai sensi dell’articolo 2087 del codice civile, ad assicurare condizioni di lavoro tali da garantire l’integrità fisica e morale e la dignità dei lavoratori, anche concordando con le organizzazioni sindacali dei lavoratori le iniziative, di natura informativa e formativa, più opportune al fine di prevenire il fenomeno delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Le imprese, i sindacati, i datori di lavoro e i lavoratori e le lavoratrici si impegnano ad assicurare il mantenimento nei luoghi di lavoro di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su princìpi di eguaglianza e di reciproca correttezza”.

I fenomeni di lavoro malato (molestie sessuali, mobbing, straining, stress lavoro correlato, ecc.), dice questa norma, vanno prevenuti attraverso l’azione congiunta di datori di lavoro, organizzazioni sindacali, lavoratori e lavoratrici; anzi di più: l’impegno di tutti i protagonisti, ciascuno dal proprio spazio, è quello di costruire un clima di rispetto della dignità delle persone nonché di creare relazioni corrette e sane all’interno dei luoghi di lavoro.

E nella vostra realtà lavorativa cosa succede? nel vostro racconto potrete eventualmente prendere spunto dal contributo di Anna Fata, psicologa, Perché la felicità al lavoro conta veramente? (v. link) che riporta 5 strategie per alimentare la felicità in azienda e con essa la produttività; in quante e quali di queste vi trovate (o non vi trovate) a vivere?

Nei prossimi tempi con le colleghe di studio e altre professioniste attente ai temi del benessere e della felicità al lavoro daremo uteriori approfondimenti.

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