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Il benessere in azienda: Nuovi ambiti e nuove metodologie di intervento dello psicologo nella prevenzione e cura delle disfunzioni organizzative

17.03.2021 | Pubblicazioni

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di Annalisa Rosiello , aprile 2011

Premessa

La vittima di disfunzioni organizzative e derive delle relazioni di lavoro può incorrere in serie difficoltà a livello esistenziale ed arrivare a disturbi di adattamento e/o patologie di tipo cronico. Tali fenomeni, oltre ad essere dannosi per l’individuo che li vive, arrecano un danno all’azienda, alla famiglia, alla collettività intera (costi clinici, costi degli istituti previdenziali).

È quindi sin d’ora importante sottolineare l’importanza della diffusione di una cultura improntata al benessere delle persone che lavorano ed alla prevenzione delle disfunzioni e derive del lavoro, attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti possibili, interni ma anche esterni all’azienda (così come previsto dall’art. 31 TU (“il datore di lavoro può avvalersi di persone esterne alla azienda in possesso delle conoscenze professionali necessarie, per integrare, ove occorra, l’azione di prevenzione e protezione del servizio”).

Operare sul benessere significa perfezionare l’organizzazione del lavoro (turni, orari, ambienti, immissioni, ecc.), avere cura della qualità delle relazioni umane, essere attenti alle esigenze di alcune particolari categorie di lavoratori (donne, persone anziane, stranieri, ecc.), formare adeguatamente manager e lavoratori sui temi della correttezza delle relazioni e delle conseguenze (legali e psicologiche) di fenomeni quali le molestie, il mobbing, ecc., istituire buone pratiche, accordi di clima e adottare ogni ulteriore iniziativa utile allo scopo.

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